Da ieri Maria Vingiani «vive nel Signore», come dichiara l’home page del «suo» Segretariato Attività Ecumeniche (SAE). La ricorda per Re-blog Piero Stefani, suo successore alla guida del SAE e storico pilastro della redazione de Il Regno.
La lunga vita terrena di Maria Vingiani si è conclusa poco dopo la mezzanotte di ieri, 17 gennaio, giornata dedicata all’approfondimento e allo sviluppo del dialogo ebraico-cristiano.
Perché ricordare questo particolare? Vingiani, nata nel 1921, è stata la fondatrice e animatrice del SAE, che si definisce associazione interconfessionale di laiche e laici per l’ecumenismo e il dialogo a partire dal dialogo ebraico-cristiano. Tutti i termini ora indicati sono significativi. Maria Vingiani, donna laica, prima del concilio Vaticano II ha fondato un’associazione che, dopo aver già svolto molte attività, si sarebbe costituita a livello nazionale ufficiale nel 1966.
Già in epoca preconciliare si avviarono contatti con coloro che, allora, erano considerarti eretici assai più che «fratelli separati». L’epoca conciliare e i rapporti personali con Roncalli contrassegnarono un cambio di clima. Un passaggio fondamentale per Vingiani fu l’aver favorito l’incontro tra lo storico ebreo francese Jules Isaac e papa Giovanni XXIII; senza quel colloquio, con ogni probabilità, non si sarebbe mai avviato il cammino che condusse il concilio a promulgare la dichiarazione Nostra aetate. Si comprende quindi il constante impegno del SAE per collegare l’ecumenismo tra le Chiese al dialogo con il mondo ebraico.
La proposta, nata all’interno del SAE, di istituire una giornata dedicata al dialogo ebraico-cristiano, fu assunta ufficialmente dalla CEI nel 1989 grazie all’apporto determinante di Maria Vingiani e al legame da lei instaurato con mons. Alberto Ablondi. La scelta della data, il 17 gennaio, vigilia della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), va colta appunto in questo spirito.
Una lunga, coraggiosa e feconda vita ha terminato il proprio corso in una giornata ricca di significati simbolici.

Piero Stefani
presidente “SAE”