In questi giorni segnati dall’epidemia le comunità ecclesiali stanno attingendo a piene mani alle possibilità che le tecnologie digitali offrono per cercare di rimanere unite spiritualmente, soprattutto nella preghiera. Ma all’incrocio tra il Coronavirus e il digitale i cristiani, tanto i chierici quanto i laici, giungono spesso con non sufficiente consapevolezza della potenza degli strumenti che hanno tra le mani. Ben venga dunque questo «Vademecum» prodotto dal Servizio per l’Apostolato digitale dell’arcidiocesi di Torino, che accende le beatitudini evangeliche sui rischi che corriamo intensificando, a motivo della quarantena e per di più provati da essa, la nostra frequentazione della Rete. Parole anche dure, ma da accogliere nello spirito di servizio con il quale sono offerte.
Qui di seguito la presentazione, firmata sul sito Apostolato digitale Condividere codici di salvezza da don Luca Peyron, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria dell’arcidiocesi di Torino (del quale il Servizio per l’Apostolato digitale fa parte), e il link al documento integrale.
La pandemia che stiamo affrontando insieme, ci mette di fronte a sfide inedite ed inediti scenari sociali, ecclesiali e personali. Per fare fronte a tutto ciò, stiamo usando in modo massivo tecnologie digitali facendo inconsapevolmente un grande esperimento.
Il digitale è uno strumento, ma non uno qualunque: è molto potente pur sembrando molto semplice, considerevolmente pervasivo pur restando domestico. La tecnica non è mai neutrale e nell’uso che facciamo o che essa fa di noi, si gioca la partita dell’umano ed in questi tempi anche di un annuncio autentico del divino.
Papa Francesco ha chiesto di pregare affinché lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità e il discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lascino da solo il santo popolo fedele di Dio.
Il Servizio per l’Apostolato digitale offre alcune considerazioni, condivise con l’Arcivescovo mons. Nosiglia, che ci possano permettere di navigare in questo mare tempestoso, combattendo la buona battaglia e conservando la fede. Qualche idea su come usare la tecnologia, qualche suggerimento per cominciare a capire un po’ meglio il peso reale che può avere nella nostra vita, qualche intuizione per restare umani e credenti. Cerchiamo la beatitudine, piuttosto che una presunta allegrezza digitale che taciti l’ansia di questo tempo incerto, cerchiamo il Regno piuttosto che fallaci occasioni per regnare alla destra o alla sinistra del Signore.
Qui il documento Apostolato Digitale Coronavirus scaricabile
