Chiesa cattolica e anglicana: sorelle nella fede

Nel 2031 saranno 500 anni da quando, l’11 febbraio, il Sinodo di Canterbury proclamava il re Enrico VIII capo della Chiesa d’Inghilterra al posto del papa.

Secondo un gruppo di persone e organismi ecumenici che ha presentato un Memorandum a Berlino poche settimane fa, è ora possibile fare un passo avanti nella comunione tra le Chiese cristiane anglicana e cattolica romana, alla luce dei dialoghi portati avanti nell’ultimo secolo.

E secondo un gruppo informale di dialogo tra teologi anglicani e cattolici è possibile superare la lettera apostolica Apostolicae curae di papa Leone XIII (1896), che giudicava invalide le ordinazioni anglicane.

Confronto, cooperazione e dialogo – e un significativo cambiamento dei contesti sociali, culturali ed ecclesiali – nell’ultimo secolo hanno portato anglicani e cattolici a una comunione di intenti.

Questo lungo percorso di riavvicinamento è stato segnato dalla fondamentale tappa delle Conversazioni di Malines (1921-1926), che nonostante la «pressione» della lettera papale scelsero una strada di dialogo e scambio. Da questa esperienza è poi nato appunto il Gruppo Conversazioni di Malines, gruppo ecumenico informale costituito da teologi cattolici e anglicani, che si incontra dal 2013 per portare avanti la discussione iniziata a Malines.

Sull’ultimo numero di Regno – Documenti è pubblicato Sorores in spe. «Sorelle nella speranza della risurrezione»: una nuova risposta alla condanna degli ordini anglicani (1896), presentato il 15 dicembre 2021 in occasione del centenario delle Conversazioni.

Il documento mira a rivedere definitivamente il giudizio di Apostolicae curae, affinché le due comunioni possano pienamente abbracciarsi come «sorores in spe resurrectionis» (com’è scritto sulla tomba comune della cattolica Maria Tudor e dell’anglicana Elisabetta a Westminster).

Il testo, suddiviso in cinque sezioni, ripercorre la storia delle relazioni anglicano-cattoliche, l’ermeneutica e i ministeri delle due comunioni, e conclude con un invito al ripensamento e un appello alla ricontestualizzazione.

Sul contesto di questa proposta e le difficoltà che potrebbe incontrare c’è un approfondimento sullo stesso numero di Documenti.

Sala

Daniela Sala

Caporedattrice Documenti per “il Regno”

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