Dal 29 settembre al 2 ottobre 2022 si terrà il terzo appuntamento dei «Percorsi di cultura politica» organizzato dalla rivista Il Regno assieme alla Comunità monastica di Camaldoli.
Abbiamo posto questi percorsi sotto la cifra biblica complessiva: «Non di solo pane vivrà l’uomo», evocando, nella citazione degli evangelisti Luca e Matteo (ripresa dal Libro del Deuteronomio), sia la differenza, sia la corrispondenza tra storicità e trascendenza. Solo quell’inerenza tensionale e differenza comunicativa consente di elaborare un giudizio critico circa le dinamiche pericolose del potere, sia esso religioso, economico o ideologico.
Riflettere sulle forme e le figure della politica del passato prossimo consente di indagare alcune derive del presente. Riteniamo che conoscere e riconoscere le dinamiche storico-culturali del Novecento, le tragedie scaturite dai miti e dai simboli delle ideologie di massa, gli ideali che si sono confrontati e combattuti, le categorie interpretative che li hanno sostenuti, i soggetti storici che ne sono stati protagonisti ci possa aiutare a discernere il presente. Crediamo che sia utile farlo attraverso percorsi che viaggiano nel tempo – dal momento che ogni presente sceglie un proprio passato per identificarsi e legittimarsi – procedendo per confronti, rispecchiamenti e differenze tra allora e oggi, senza ricorrere a facili e fuorvianti analogie.
Il tema di quest’anno
«La coscienza e il potere. Forme e figure della politica». Un tema perenne, quello del rapporto tra la coscienza e il potere. E tuttavia inedito per il carico di storicità che inevitabilmente comporta. Molte cose sono accadute negli ultimi tre decenni. Da un lato occorre ritornare ai fondamenti che stabiliscono il ruolo della libera autodeterminazione della coscienza, dall’altro ritrovare le categorie che definiscono lo sviluppo virtuoso di una politica democratica.
L’autodeterminazione della coscienza oggi si pone nel confronto con la sua possibilità culturale e sociale di darsi come libertà e come responsabilità. Le sfide delle tecniche, della comunicazione, dei sistemi economico-sociali pongono nuovi limiti e condizionamenti.
La sfida che risorgenti fenomeni quali i nuovi nazionalismi, le ideologie sovraniste, le molteplici forme di populismo (forme tra loro ideologicamente e storicamente differenti) pongono alle democrazie richiedono uno sforzo di rialfabetizzazione.
Ci sono aspetti della cultura odierna fortemente contrassegnati da un lato da una logica individualistica, se non anche narcisistica, e dall’altro da dinamiche di tipo populistico, che rimettono in questione i valori stessi della forma democratica della politica e del potere.
L’uscita dalla religione, così come la fine dei modelli narrativi dell’ultimo secolo, ha come creato un “collasso narrativo”, causato e causante una perdita di ottimismo e di fiducia nel tempo futuro. Dinamiche profonde che nell’accelerazione del cambiamento sociale e culturale creano come un presentismo che sembra non avere né il tempo necessario, né gli strumenti per sedimentare valori condivisi: il che determina una trasfigurazione delle libertà, a un tempo pretese come assolute e vissute come banali, con la perdita di ogni riferimento a un’etica sociale comune.
Il Novecento tragico non è finito neppure in Europa (la guerra di Putin insegna). La radice dei totalitarismi non è stata recisa. Tutto è rimesso in discussione, ancorché in forme diverse. Il rapporto legge e coscienza è certamente uno dei luoghi di sviluppo del tema della responsabilità in rapporto alla libertà; in questo rapporto si pone sia la sfida dello sviluppo delle democrazie (legittimità e legittimazione), sia la difesa delle libertà dai vecchi totalitarismi e dalle nuove autocrazie.
Nella dialettica positiva tra libertà e responsabilità, tra obbedienza alla legge e sviluppo dei diritti, tra anelito della coscienza al bene possibile e responsabilità storica si gioca molto della nostra civiltà. Soprattutto la salvaguardia di conquiste quali la coniugazione tra la democrazia costituzionale e il multiculturalismo.
Il programma
Giovedì 29
Saluto del Priore generale dei Camaldolesi,
Alessandro Barban
Apertura dei lavori del direttore de Il Regno,
Gianfranco Brunelli
«… Di ogni parola che esce dalla bocca di Dio»
E se la parola diventa pane? Meditazione
Ester Abbattista
Figure storiche del potere
Dominio, violenza, democrazia
Pier Paolo Portinaro
Venerdì 30
Seconda sessione
Falsificare il bene
La prima radice dei totalitarismi
Laura Boella
Visioni religiose del potere e della violenza
Limiti teologici e condizioni storiche
Piero Stefani
Terza sessione
La libertà è insopportabile?
Riflessioni a partire da F. M. Dostoevskij
Sergio Givone
Annullare le coscienze
Menzogna, manipolazione, oppressione.
Riflessioni a partire da G. Orwell
Kurt Appel
Sabato 1 ottobre
Quarta sessione
La coscienza e il suo fondamento
L’uomo come l’essere della trascendenza
Aristide Fumagalli
A mia immagine
Il culto della propria immagine e la perdita di sé
Paolo Legrenzi
Quinta sessione
Legge e libertà
Atto morale e coscienza storica di fronte al potere
Luciano Eusebi
Legge dello stato e legge del cuore
La follia di Antigone
Luciano Violante
Domenica 2 ottobre
Sesta sessione
Il potere dei mercati e delle tecniche
Dai sistemi ideologici alla post-globalizzazione
Alberto Orioli
Il mistero dell’altro
Dono di Dio, responsabilità storica
Stella Morra
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
La partecipazione alla Proposta richiede la presenza a tutta la durata dell’incontro. Si escludono, pertanto, domande di partecipazione parziale.
Gli arrivi sono previsti a partire dalle ore 14.30 di giovedì 29 settembre, le partenze dopo il pranzo di domenica 2 ottobre.
Quote di partecipazione
Caparra (non rimborsabile; da detrarre al momento del saldo):
€ 60,00 adulti
€ 40,00 giovani fino a 30 anni
da versare entro 15 giorni dalla prenotazione.
Contributo per il soggiorno (non si accettano detrazioni per pasti non consumati):
€ 295,00 camera singola
€ 260,00 camera a più letti
€ 150,00 giovani fino a 30 anni (in condivisione)
Iscrizioni esterne:
€ 80,00 al di sopra dei 30 anni
€ 30,00 fino a 30 anni
Foresteria del Monastero
52014 Camaldoli (AR)
Tel. 0575 556013
E-mail foresteria@camaldoli.it – www.camaldoli.it
