Giovedì 22
• I giorni immediatamente precedenti il Natale sono quelli in cui tradizionalmente si collocano gli auguri del papa alla curia romana e ai dipendenti della Santa Sede e della Città del Vaticano. Al centro del discorso di papa Francesco alla curia c’è il tema della conversione, alla quale egli lega «l’attuale riflessione sulla sinodalità della Chiesa».
• Ai dipendenti vaticani, incontrati in Aula Paolo VI, papa Francesco parla soprattutto della «fase critica della pandemia», con parole di particolare vicinanza «ai ragazzi e alle ragazze, perché loro hanno risentito molto della chiusura, hanno accumulato parecchie tensioni».
• A Noto papa Francesco nomina una nuovo vescovo: è Salvatore Rumeo, 56 anni, di Caltanissetta, diocesi in cui è attualmente parroco e direttore dell’Ufficio catechistico. Sostituisce Antonio Staglianò, che lo stesso papa ha chiamato, lo scorso agosto, a presiedere la Pontificia accademia di teologia.
Venerdì 23
• Sui canali digitali dell’associazione ispanica Mensajeros de la paz compare un videomessaggio di auguri di papa Francesco, che il 1° dicembre aveva ricevuto in udienza il fondatore padre Ángel García Rodríguez.
Sabato 24
• Al culmine della giornata c’è la santa messa della notte: papa Francesco la presiede (ma non la celebra) nella basilica di San Pietro, dalle 19.30 in poi. Nella sua omelia (nel video dal minuto 44) esorta a ritrovare il senso del Natale fissando lo sguardo sulla mangiatoia «perché è il segno, non casuale, con cui Cristo entra nella scena del mondo»
• Viene pubblicata oggi la notizia che papa Francesco ha scelto un nuovo vescovo per San Miniato: è Giovanni Paccosi, 62 anni, fiorentino. Era appena stato nominato responsabile per l’America Latina della Fraternità di Comunione e liberazione, dopo che dal 2001 al 2015 aveva esercitato il ministero e perfezionato gli studi in Perù come sacerdote fidei donum. Sostituisce Andrea Migliavacca, che a settembre il papa ha trasferito alla guida della diocesi di Arezzo.
Domenica 25
• Nel giorno di Natale, come è consuetudine, papa Francesco alle 12 si affaccia alla loggia centrale della basilica di San Pietro e imparte la benedizione «Urbi et Orbi». La precede un messaggio (nel video dal minuto 8) nel corso del quale descrive l’Ucraina, la Siria, la Terra Santa, il Libano, il Sahel, lo Yemen, il Myanmar e l’Iran come i «teatri di questa terza guerra mondiale» e denuncia la «grave carestia di pace» che il nostro tempo sta vivendo.
Lunedì 26
• Nel giorno di santo Stefano nuovamente papa Francesco si rivolge ai fedeli in piazza San Pietro per la preghiera dell’Angelus. La precede una riflessione sul martirio di Stefano e la segue un augurio di pace, alle famiglie e alle parrocchie come alle «popolazioni tormentate dalla guerra».
• I media apprendono da un sacerdote amico della famiglia, don Donato Liuzzi, che papa Francesco ha telefonato la sera di Natale a Giacomo Cofano, la cui moglie Viviana Delego è morta il 22 dicembre, a 41 anni, dopo aver partorito due gemelli.
Martedì 27
• Si apre domani a Rostock, in Germania, il 45° Incontro annuale europeo dei giovani, organizzato dalla Comunità di Taizé. Il sostituto della Segreteria di stato, Edgar Peña Parra, si fa portatore di un messaggio di papa Francesco, che incoraggia i partecipanti «a optare per la fiducia in Dio, senza disperare dell’umanità».
Mercoledì 28
• Durano solo 30 secondi, ma conquistano subito il primo piano nelle notizie vaticane odierne: sono le parole con le quali papa Francesco, al termine dell’Udienza generale, annuncia quello che poco dopo la Sala stampa della Santa Sede definirà un «aggravamento» delle condizioni di salute del papa emerito Benedetto XVI, «dovuto all’avanzare dell’età».
• Poco prima papa Francesco aveva dedicato la catechesi all’Udienza a riflettere sul Natale con le parole di san Francesco di Sales. Ricorrendo oggi il IV centenario della morte di questo «vescovo e principe “esule” di Ginevra», il papa ha anche annunciato la pubblicazione di una lettera apostolica a lui dedicata, Totum amoris est.

Guido Mocellin
Giornalista