Giovedì 26 gennaio
• L’orrore della guerra e la ricerca della pace sono al cuore del discorso che papa Francesco rivolge a una delegazione dell’Instituto de Estudios Internacionales de Salamanca, importante centro di ricerca e formazione sulle relazioni internazionali.
• È in corso alla Pontificia università urbaniana (25-27 gennaio) la conferenza internazionale «Donne che costruiscono una cultura dell’incontro interreligioso», promossa dal Dicastero per il dialogo interreligioso e dall’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche (WUCWO). Papa Francesco riceve i partecipanti e anche a loro parla della ricerca della pace.
• Per celebrare i vent’anni della propria esistenza, l’Associazione italiana delle fondazioni ed enti filantropici (ASSIFERO) va in udienza da papa Francesco, che raccomanda ai suoi membri i valori del bene integrale della persona, dell’ascolto delle comunità locali e della vicinanza agli ultimi.
• Papa Francesco oggi riceve in udienza anche: card Luis Francisco Ladaria Ferrer (Dicastero per la dottrina della fede); Akira Chiba (nuovo ambasciatore del Giappone); Yohei Sasakawa (Nippon Foundation); Fabio Fava (Gruppo di coordinamento nazionale per la bioeconomia).
Venerdì 27
• Si rinnova l’annuale udienza di papa Francesco al Tribunale della Rota romana, in occasione della solenne inaugurazione dell’Anno Giudiziario. Nel suo discorso papa ribadisce il suo insegnamento sul matrimonio, «anche quello non sacramentale», come dono di Dio ai coniugi.
• All’odierna Giornata internazionale di commemorazione delle vittime dell’Olocausto papa Francesco aveva fatto riferimento al termine dell’Udienza generale di mercoledì 25 gennaio. Oggi riprende quelle parole in un tweet, che viene visualizzato 69.000 volte.
• Papa Francesco riceve oggi in udienza anche: card. Luis Antonio G. Tagle (Dicastero per l’evangelizzazione); Ghaleb Bader (nunzio nella Repubblica Dominicana e delegato a Porto Rico).
Sabato 28
• Papa Francesco, sollecitato da padre James Martin in merito alle parole sull’omosessualità da lui pronunciate nel corso della recente intervista alla Associated Press (vedi PapaNewsLink del 19-25.1.2023), risponde con una lettera in cui chiarisce: «Quando ho detto che [l’omosessualità] è peccato, mi sono riferito semplicemente all’insegnamento della morale cattolica, che dice che ogni atto sessuale al di fuori del matrimonio è peccato». E aggiunge: «Questo parlando della “materia” del peccato, ma sappiamo bene che la morale cattolica, oltre alla materia, tiene conto della libertà, dell’intenzione».
• Con i 74 sacerdoti della pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Barcellona, accompagnati dai loro due vescovi ausiliari, Sergi Gordo e Javier Vilanova, papa Francesco intreccia un dialogo sulle sfide della loro missione.
• Papa Francesco oggi riceve in udienza anche: card. Marc Ouellet (Dicastero per i vescovi); card. Fernando Filoni (Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme); card. Arthur Roche (Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti); Khaled Hboubati (Syrian Arab Red Crescent – SARC); José Luis Gerardo Ponce de León (Manzini); Luis Rafael Zarama (Raleigh).
Domenica 29
• La riflessione di papa Francesco sul Vangelo della liturgia odierna, che precede la preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro, contiene una rilettura delle Beatitudini evangeliche nella chiave del «non scartare» / «non sprecare».
• Il dopo-Angelus (nel video dal minuto 11) di questa domenica è particolarmente denso. L’attenzione di papa Francesco si rivolge, nell’ordine: agli scontri tra palestinesi e israeliani in Terra Santa; alla grave situazione umanitaria nel Corridoio di Lachin, nel Caucaso Meridionale; ai malati di lebbra, nella LXX Giornata mondiale loro dedicata; ai ragazzi e ragazze dell’Azione Cattolica di Roma (Carovana della pace), dei quali ascolta il messaggio pensando «alla martoriata Ucraina»; al suo imminente viaggio nella Repubblica democratica del Congo e nel Sud Sudan, terre anch’esse «provate da lunghi conflitti».
Lunedì 30
• Il card. Marc Ouellet, canadese, 78 anni, non è più il prefetto del Dicastero per i vescovi. Papa Francesco accetta la sua rinuncia per raggiunti limiti di età e nomina al suo posto Robert Francis Prevost. Nato a Chicago nel 1955 da mamma italiana e padre francese, missionario, è stato per 12 anni generale degli agostiniani, prima di tornare in Perù come vescovo di Chiclayo (2015).
• Per il mese di febbraio, l’intenzione di preghiera che papa Francesco affida alla Rete mondiale di preghiera del papa tramite i «Video del papa» è «per le parrocchie»: perché, «mettendo al centro la comunione, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi».
• Ancora un passo di papa Francesco rispetto al processo di riforma dell’Ordine di Malta da lui stesso intrapreso: riceve in udienza i partecipanti al Capitolo generale, che si è tenuto dal 25 al 29 gennaio e che ha eletto le nuove alte cariche e i membri del nuovo Sovrano Consiglio, e rivolge loro un discorso di conferma delle scelte compiute.
• La «battuta», la «ricezione», l’«alzata», l’«attacco» e il «muro»: ricevendo i dirigenti della Federazione italiana pallavolo e gli atleti delle squadre nazionali, papa Francesco attinge a piene mani ai fondamentali di questo sport, quali metafore di valori positivi che dalla pratica agonistica possono essere trasferiti alla vita.
• Papa Francesco oggi riceve in udienza anche: Rogelio Mayta (Bolivia, ministro degli Esteri); Filippo Grandi (Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati); Hugo Jesús Rasetto (Argentina, senatore).
Martedì 31
• Alle 8.29 ha inizio il 40° viaggio internazionale di papa Francesco, che ha due mete: la Repubblica democratica del Congo e il Sud Sudan. Durante il volo saluta i giornalisti che lo accompagneranno per tutto il viaggio e li invita a pensare e a pregare, mentre sorvolano il Sahara, «per tutte le persone che cercando un po’ di benessere, un po’ di libertà hanno attraversato e non ce l’hanno fatta».
• Accolto a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo, da decine di migliaia di persone lungo le strade, papa Francesco incontra le autorità, i rappresentanti della società civile e il corpo diplomatico e pronuncia un lungo discorso, nel corso del quale stigmatizza con forza il «colonialismo economico» di cui il paese e l’intero continente sono oggetto.
Mercoledì 1 febbraio
• Al centro della seconda giornata del viaggio di papa Francesco nella Repubblica democratica del Congo vi è la messa, celebrata secondo il «rito zairese» nell’area dell’aeroporto N’dolo di Kinshasa. Le cronache parlano unanimi di un milione di fedeli presenti. A fronte delle violenze che dilaniano da decenni il paese, l’omelia del papa è incentrata sul perdono: «Sia il momento propizio per te, che in questo paese ti dici cristiano ma commetti violenze; a te il Signore dice: “Deponi le armi, abbraccia la misericordia”».
• Nel pomeriggio il programma prevede per papa Francesco due appuntamenti, entrambi presso la Nunziatura. Prima l’incontro con le vittime della violenza e della guerriglia nel Kivu, al confine con il Ruanda, con il gesto fortemente simbolico della deposizione delle armi ai piedi del papa e l’impegno a perdonare; poi quello con i rappresentanti di alcune opere caritative.

Guido Mocellin
Giornalista