A un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina il dossier dell’ultimo numero della rivista Il Regno fissa i caratteri salienti di questa guerra.
Nannetti: eserciti alla pari
«Tra le cose che [essa] ha riproposto ci sono l’intensità e la distruttività di uno scontro che gli esperti definiscono peer-peer o peer-near peer (tra eserciti alla pari o quasi)», ovvero «un conflitto che porta due nazioni a impiegare tutte loro stesse l’una contro l’altra», scrive Lorenzo Nannetti introducendo una documentata analisi della situazione militare, illustrata da un’infografica di Lorenzo Tamberi.
Brunelli: modelli sociali e politici opposti
«È di per sé una guerra mondiale, la terza dopo il 1914, ed è una guerra che Putin ha dichiarato all’Occidente, segnatamente all’Europa», commenta Gianfranco Brunelli, che prosegue: «Si tratta di una guerra tra due opposti modelli d’organizzazione sociale e politica, che risponde a opposti valori di civiltà»: il modello dittatoriale e autocratico, che calpesta ogni libertà, e quello liberal-democratico, pur con tutte le contraddizioni che hanno le democrazie.
Bremer: la narrazione russa e l’ecumenismo
Dal canto suo, «la giustificazione del patriarca russo ripete la narrazione che si trova anche nel discorso ufficiale» del governo russo: la guerra «è difensiva contro l’Occidente che cerca aggressivamente d’imporre i suoi valori e il suo stile di vita alla popolazione ortodossa dell’Europa orientale», osserva Thomas Bremer, traendone le gravi implicazioni sul versante dell’ecumenismo.
Dunque, «in un senso o nell’altro le conseguenze di questa guerra hanno un esito globale. La questione è quale modello sociale e politico, quale modello di valori esce vincitore» (Brunelli).

Maria Elisabetta Gandolfi
Caporedattrice Attualità per “Il Regno”