Oggi ricorre il decimo anniversario dell’elezione al pontificato, con il nome di Francesco, dell’arcivescovo di Buenos Aires card. Jorge Mario Bergoglio. Poiché il titolo del Sinodo sulla sinodalità 2021-2024 «Per una Chiesa sinodale» potrebbe certamente rappresentare una delle sintesi di questo suo decennio alla guida della Chiesa di Roma, abbiamo pensato di sottolinearlo, in questo nostro settimanale «Indice del Sinodo», riprendendo integralmente dal sito synod.va le parole che suor Nathalie Becquart, sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo, ha pronunciato il 30 novembre 2022 alla presentazione, a Roma, del libro Camminare insieme. Parole e riflessioni sulla sinodalità che, curato dalla Segreteria generale del Sinodo e pubblicato dalla Libreria editrice vaticana, contiene tutti gli interventi tenuti da papa Francesco durante il suo pontificato sul tema della sinodalità. (M.E.G. – G. Mc.)
Innanzitutto vorrei ringraziare la LEV, il suo responsabile editoriale Lorenzo Fazzini, Hélène Destombes e tutto il team per la pubblicazione di questo libro di papa Francesco sulla sinodalità e per l’organizzazione di questa presentazione. Questo libro si presenta davvero come una risorsa utile e necessaria per continuare a vivere questo Sinodo sulla sinodalità 2021- 2024 «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione», ma più in generale per andare avanti nel cammino della sinodalità, una vocazione per la Chiesa del terzo millennio.
Un compendio sulla sinodalità
Questo libro è una sorta di compendio delle riflessioni di papa Francesco sulla sinodalità. In una parola, fa vedere che papa Francesco è veramente il papa della sinodalità! Questo libro contiene tutti i suoi principali testi e dichiarazioni sulla sinodalità dall’inizio del suo pontificato. Questi documenti, di stile diverso, comprendono lettere o discorsi indirizzati a tutti o più specificamente a Chiese locali (Germania, Cile…) o a gruppi particolari (vescovi, teologi…), nonché estratti di documenti del magistero (encicliche, costituzioni…). Il volume raccoglie anche i discorsi pronunciati durante i vari Sinodi dei vescovi (Sinodo sulla famiglia del 2014 e del 2015, Sinodo sui giovani del 2018, Sinodo sull’Amazzonia del 2019, attuale Sinodo sulla sinodalità) con estratti di esortazioni post-sinodali (Christus Vivit, Querida Amazonia), omelie o parole pronunciate durante vari incontri, udienze generali o private, interviste… Tutto questo corpus permette di addentrarci nel ricco pensiero di papa Francesco sulla sinodalità, di cui ha fatto un asse portante del suo pontificato, a partire dalla sua elezione e dalla sua apparizione dal balcone, con il suo modo di relazionarsi immediatamente con le persone che erano lì in piazza San Pietro. La scelta di organizzare questi testi in ordine cronologico, piuttosto che per tema, ci permette di cogliere come le armonie della sinodalità si dispieghino nel tempo e nelle circostanze attraverso gli eventi – in particolare i Sinodi dei vescovi – e i numerosi incontri, udienze e viaggi, che costellano la vita del sommo pontefice.
Il papa della sinodalità
La ricorrenza del tema della sinodalità nei discorsi e negli scritti ufficiali di papa Francesco riflette l’importanza di questa dinamica sinodale per il pontefice argentino, che potrebbe essere descritto come il papa della sinodalità, tanto da evidenziare questa dimensione costitutiva. Per papa Francesco la sinodalità è prima di tutto una chiamata di Dio, è la vocazione della Chiesa del terzo millennio perché è stata individuata come la via per trasmettere la fede nel mondo di oggi. Così lo esplicita in quello che può essere considerato uno dei testi chiave del suo pontificato, il Discorso per il 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi del 17 ottobre 2015: «Il mondo in cui viviamo, e che siamo chiamati ad amare e servire anche nelle sue contraddizioni, esige dalla Chiesa il potenziamento delle sinergie in tutti gli ambiti della sua missione. Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio». La sinodalità può quindi essere vista come un’importante chiave di lettura del suo pontificato che porta la Chiesa a una nuova tappa nella ricezione del concilio Vaticano II. La sua convinzione è che la Chiesa sia fondamentalmente un popolo in movimento, il popolo di Dio che si lascia guidare dallo Spirito Santo e deve perseguire un cammino che deve portare alla «sinodalizzazione» di tutte le realtà ecclesiali. In breve, papa Francesco ci invita a capire che non si tratta solo di fare un sinodo come lo stiamo vivendo in questo momento, ma di diventare un sinodo: «Essere Chiesa è essere comunità che cammina insieme. Non basta avere un sinodo, bisogna essere sinodo. La Chiesa ha bisogno di una intensa condivisione interna: dialogo vivo tra i pastori e tra i pastori e i fedeli» (Discorso di papa Francesco ai responsabili della Chiesa greco-ortodossa ucraina, 5.7.2019)
Una scuola di sinodalità
Papa Francesco non si accontenta di scrivere o parlare di sinodalità, ma cerca in primis di metterla in pratica, di viverla attraverso il suo modo di esercitare il suo ministero, il suo primato, nell’ascolto, nel dialogo, nell’incontro e nella vicinanza al popolo di Dio. Perché la vera sfida della sinodalità è innanzitutto quella di metterla in pratica, come ci ricorda papa Francesco sempre nel Discorso per il 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi: «Quello che il Signore ci chiede, in un certo senso, è già tutto contenuto nella parola “Sinodo”. Camminare insieme – laici, pastori, vescovo di Roma – è un concetto facile da esprimere a parole, ma non così facile da mettere in pratica». Così, mentre ci prepariamo a celebrare i 10 anni del pontificato di papa Francesco, possiamo dire non solo che egli è il papa della sinodalità ma anche, mi sembra, che il suo intero pontificato può essere descritto come una scuola di sinodalità. Attraverso i sinodi che si sono succeduti, e in particolare questo attuale, che è entrato nella sua fase continentale dopo un’ampia esperienza sinodale vissuta nelle diocesi e nelle conferenze episcopali, papa Francesco ha messo tutta la Chiesa in esercizio di sinodalità, da vivere come esercizi spirituali (…).
Appello alla conversione sinodale
E il primo frutto di questo cammino sinodale è che l’appello alla conversione sinodale, discernito dalla Chiesa e affermato in modo forte da papa Francesco, viene integrato ed espresso sempre più da tutto il popolo di Dio, che ha sete di sinodalità. Vorrei citare qui il Documento di lavoro per la tappa continentale (n. 3): «Lungo il cammino hanno sperimentato la gioia di incontrarsi come fratelli e sorelle in Cristo, condividendo quanto l’ascolto della Parola faceva risuonare dentro di loro e interrogandosi sul futuro della Chiesa sulla base degli stimoli del Documento preparatorio (DP). Questo ha nutrito in loro il desiderio di una Chiesa sempre più sinodale: la sinodalità ha smesso per loro di essere un concetto astratto e ha preso il volto di una esperienza concreta; ne hanno assaporato il gusto e vogliono continuare a farlo: “Attraverso questo processo abbiamo scoperto che la sinodalità è un modo di essere Chiesa; anzi, il modo”. “Lo Spirito Santo ci sta chiedendo di essere più sinodali” (CE Inghilterra e Galles)».
Una chiamata di Dio, un percorso aperto,
un pensiero in movimento
Una lettura attenta di tutti questi passaggi sulla sinodalità, che questo libro ha il merito di riunire, ci fa percepire che il pensiero di papa Francesco è un pensiero in movimento che si dispiega e si approfondisce nel tempo attraverso successive esperienze sinodali. Nell’immagine della sinodalità, che è una visione dinamica della Chiesa come popolo di Dio in cammino nella storia, il pensiero del papa è un pensiero aperto, ancorato alla realtà e all’esperienza, un pensiero dinamico che non è mai chiuso perché è un pensiero di discernimento, un pensiero incarnato che tiene conto della realtà. I quattro principi fondamentali che stanno alla base dell’approccio alla sinodalità, come affermato da papa Francesco nella Evangelii gaudium, sono: «Il tempo è superiore allo spazio»; «L’unità prevale sul conflitto»; «La realtà è più importante dell’idea»; «Il tutto è superiore alla parte». La lettura di questo libro ci fa così percepire quanto il pensiero di papa Francesco sulla sinodalità sia un pensiero dinamico, in movimento, un pensiero che si dispiega nel tempo. Essa integra pratiche e riflessioni. Si affina e si approfondisce man mano che l’esperienza sinodale si sviluppa in questo pontificato. Essa «allarga lo spazio della sua tenda» integrando anche l’esperienza e la riflessione della sinodalità di altre Chiese cristiane.
La sfida ecumenica della sinodalità
Papa Francesco sottolinea in modo particolare la sfida ecumenica della sinodalità, come ha fatto ancora recentemente durante l’udienza con sua santità Mar Awa III, catholicos e patriarca della Chiesa assira d’Oriente. Sabato scorso, accennando a questo convegno ecumenico, papa Francesco ha affermato: «Il cammino di sinodalità intrapreso dalla Chiesa cattolica è e deve essere ecumenico, così come il cammino ecumenico è sinodale. È mio auspicio che possiamo perseguire, sempre più fraternamente e concretamente, il nostro syn-odos, il nostro “cammino comune”». Questo pensiero è un pensiero in movimento, un pensiero pellegrino si potrebbe dire, il pensiero di un papa che non soltanto convoca dei sinodi, ma invita ciascuno a «diventare sinodo» per vivere la sinodalità come Gesù ha fatto con i pellegrini di Emmaus. Mi riferisco qui al testo La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa», n. 49. La sinodalità manifesta il carattere «pellegrino» della Chiesa. […] Gesù è la via di Dio verso l’uomo e di questi verso Dio. L’evento di grazia con cui egli s’è fatto pellegrino, piantando la sua tenda in mezzo a noi (Gv 1,14), si prolunga nel cammino sinodale della Chiesa. L’immagine paradigmatica della sinodalità emersa dal Sinodo dei giovani è quella della strada di Emmaus.
La tenda e il pellegrino
«Sinodalità è la dimensione dinamica, la dimensione storica della comunione ecclesiale fondata dalla comunione trinitaria, che apprezzando simultaneamente il sensus fidei di tutto il santo popolo fedele di Dio, la collegialità apostolica e l’unità con il successore di Pietro, deve animare la conversione e la riforma della Chiesa a ogni livello» (Francesco, Videomessaggio in occasione della plenaria della Pontificia cmmissione per l’America Latina, 26.5.2022). Come ben espresso in questa citazione, la sinodalità – realizzazione della Chiesa nella storia come comunione-in-missione – è un cammino di conversione, personale e comunitaria. Stiamo reimparando la sinodalità, quindi il pensiero che nasce e modella la sinodalità non può che essere un pensiero in movimento, segno di un’identità cristiana intesa come identità dinamica. È, in un certo senso, un pensiero pellegrino che non cessa di essere interpellato e reinterrogato, un pensiero in apprendimento che progredisce attraverso l’esperienza della sinodalità.
Siamo dunque invitati a leggere questo libro con queste due immagini che sono come due chiavi di lettura per comprendere la visione sinodale dinamica portata da papa Francesco: l’immagine della tenda e il personaggio del pellegrino. Che questi testi ci aiutino a vivere la Chiesa sempre più come un popolo di pellegrini missionari che non smettono di allargare lo spazio della loro tenda alle dimensioni della fraternità umana con tutti

Nathalie Becquart
sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo