10 anni che «sembra ieri». Così ha definito papa Francesco nel suo «popecast» su Vatican News i suoi dieci anni di pontificato, vissuti nella «continua tensione di un oggi che è già ieri», perché il tempo è presuroso, ha fretta. L’elezione di Francesco ha espresso un passaggio storico per la cattolicità, a capo della quale per la prima volta c’è un figlio della Chiesa «del sud del Sud».

Guardando al cammino della Chiesa latinoamericana si capisce la novità di Francesco: opzione per i poveri (Conferenze generali dell’episcopato latinoamericano di Medellín, Puebla e Santo Domingo), spiritualità popolare e mariana, ecclesiologia pastorale, centralità dell’evangelizzazione (conferenza di Aparecida). Francesco è un papa che ha impresso alla Chiesa cattolica un nuovo orientamento simbolico e una cesura storica dal punto di vista teologico.

Delle tante linee che si potrebbero seguire nel raccontare questi 10 anni, abbiamo scelto 10 parole.

 

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Uno dei tratti caratteristici di papa Bergoglio è l’accento sull’evangelizzazione come primo compito della Chiesa, ed è un tratto che è apparso subito dai primi gesti e parole dopo l’elezione, avvenuta il 13 marzo 2013. Francesco è, non nel senso confessionale ma in quello etimologico della parola, un papa evangelico. L’evangelizzazione (o ri-evangelizzazione) è al cuore della riforma della curia romana messa in campo da papa Bergoglio nel suo pontificato (vedi sotto).

 

Concilio

Il concilio Vaticano II è il faro del pontificato bergogliano, a cui s’ispirano molte delle sue indicazioni portanti, dal percorso della sinodalità (vedi sotto) al riordino della questione liturgica con la restituzione della responsabilità delle traduzioni liturgiche agli episcopati e il freno alla messa nel rito preconciliare latino, al rilancio dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso all’insegna della fratellanza (vedi sotto).

 

Ecologia e cultura dello scarto

Uscita nel 2015, l’enciclica Laudato si’ di Francesco sulla «cura della casa comune» rappresenta la «discesa in campo» di più alto livello magisteriale che la Chiesa cattolica abbia sinora compiuto in quella grande corrente prodotta dalle Chiese di varie tradizioni e dalle altre religioni a favore della salvaguardia della creazione e della conversione ecologica dell’umanità. Laudato si’ arruola con decisione la Chiesa cattolica nella schiera di quanti sostengono l’urgenza della lotta contro il cambiamento climatico, e sulla scia del predecessore Benedetto XVI collega strettamente l’ecologia ambientale all’«ecologia umana», intesa sia nei suoi fondamenti antropologici sia nei suoi risvolti sociali.

 

Fraternità

La fratellanza umana è un’idea molto presente nei discorsi e nei documenti di Francesco, ed è al centro della sua terza enciclica Fratelli tutti del 2020, che s’inscrive nella visione «messianica» del mondo e della Chiesa, delineata dal concilio Vaticano II.

L’idea di fratellanza universale era già stata proclamata dal Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato nel 2019 insieme al grande imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib, al termine della Conferenza globale sulla fraternità umana che negli stessi giorni riuniva 700 capi religiosi di tutto il mondo. Ma le idee di fratellanza e fraternità ricorrono frequentemente anche negli incontri con i capi delle Chiese cristiane come il patriarca ecumenico Bartolomeo o il patriarca di Mosca Cirillo (prima che l’invasione russa dell’Ucraina raffreddasse i rapporti).

 

Gioia

Papa Francesco ha messo molta «gioia» nei suoi documenti: sono tre i titoli che la contengono, a partire dall’esortazione apostolica Evangelii gaudium del 2013, il testo programmatico del pontificato, per continuare poi con Amoris laetitia a conclusione del Sinodo 2014-2015 sulla famiglia, fino a Gaudete et exsultate sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. 

 

Misericordia

Francesco è un pastore che vuole aprire per la Chiesa il tempo della misericordia. Per questo nel secondo anno di pontificato ha annunciato a sorpresa l’indizione di un anno santo straordinario dedicato alla misericordia di Dio, che si è celebrato nel 2016. Misericordiae vultus e Misericordia et misera sono rispettivamente i documenti d’indizione e conclusione che richiamano l’importanza di questo tratto del volto di Dio nel magistero di Francesco.

 

Popolo di Dio

Soggetto molto spesso evocato da Francesco, quello di «popolo di Dio» o «santo popolo fedele di Dio» è valso al papa l’accusa di «populismo». Ma la teologia della Chiesa come popolo di Dio nel popolo e nei popoli è un aspetto del suo pensiero e del suo magistero, legato a una linea di riflessione teologica e pastorale sviluppata in Argentina, e ha un suo percorso che si distingue chiaramente dal populismo.

 

Riforma

La povertà e in generale ogni forma d’esclusione; il pluralismo religioso e culturale; il potere e il clericalismo; la lettura dei segni dei tempi; la misericordia come «forma della testimonianza cristiana»: sono tutte sfide raccolte dal pontificato di Francesco, e che hanno imposto la necessità di una riforma della Chiesa.

Nell’Evangelii gaudium papa Francesco ha annunciato l’intenzione di procedere a una riforma del papato e delle strutture centrali della Chiesa universale, nonché delle conferenze episcopali, per correggere gli effetti di un’eccessiva centralizzazione che, «anziché aiutare, complica la vita della Chiesa e la sua dinamica missionaria» (n. 32), oltre che il cammino ecumenico. Francesco ha avviato l’impresa principalmente attraverso la riforma sinodale (vedi sotto) e la riforma della curia romana per metterla a servizio della Chiesa e del mondo, attuata con la costituzione apostolica Praedicate Evangelium.

Sulla scia di Benedetto XVI ha messo mano, a volte con ripensamenti, alle strutture finanziarie della Santa Sede per una maggiore efficienza e trasparenza.

È inoltre intervenuto sulle procedure della gestione dei casi di violenza sessuale su minori con il motu proprio Vos estis lux mundi, che impone sia obblighi giuridici, in termini nei quali finora non erano così chiaramente formulati, sia obblighi nuovi, e ha modificato il Codice di diritto canonico in diversi punti, per esempio sulla pena di morte.

 

Sinodo

Francesco vuole che la sinodalità sia l’eredità del suo pontificato: quella trasformazione dello stile ecclesiale da una forma clericale ed esclusiva a una inclusiva e aggregante di tutte le componenti del «popolo di Dio». I Sinodi che hanno avuto luogo in questi 10 anni sono stati quelli sulla famiglia (2014-2015), quello sui giovani (2018), quello sull’Amazzonia e quello in corso sulla sinodalità (2021-2024). A tal fine ha attuato una vera e propria rifondazione dell’organismo sinodale.

 

Uscire

Ben pochi, specie tra gli osservatori italiani, avevano preso in considerazione, il 7 marzo 2013, a cinque giorni dall’inizio del Conclave, l’intervento alla Congregazione generale dell’allora card. Bergoglio, che invece destò grande impressione nel Collegio cardinalizio. In esso era già presente uno dei temi portanti del pontificato: la «Chiesa in uscita».

Sala

Daniela Sala

Caporedattrice Documenti per “Il Regno”

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