Negli ultimi giorni sono state firmate due prese di posizione ufficiali in merito al mancato «nulla osta» del Dicastero per la cultura e l’educazione alla nomina del prof. Martin Lintner come preside dello Studio teologico accademico di Bressanone: il 1° luglio da parte del Consiglio di presidenza dell’Associazione teologica per lo studio della morale (ATSIM) e oggi, 3 luglio, da parte dello stesso prof. Lintner, «concordata» con il vescovo di Bolzano-Bressanone mons. Ivo Muser. Le riproduciamo di seguito. Quella del prof. Lintner comprende anche, in calce, i link alle prese di posizione finora assunte «dal mondo della teologia». (G. Mc.)
Comunicazione del Consiglio di presidenza ATISM in merito al socio Martin Lintner
La Presidenza dell’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM) ha appreso che i competenti Dicasteri della Santa Sede hanno negato il «nulla osta» per la nomina del suo socio, prof. dott. Martin Lintner, come preside dello Studio teologico accademico di Bressanone. La Presidenza ATISM, pur riconoscendo di non aver a disposizione per intero gli elementi che hanno portato a questa decisione, al di là di quanto ufficialmente comunicato, ritiene opportuno, con questo breve scritto, esprimere un attestato di stima e di solidarietà nei confronti del suo socio.
Il prof. Lintner è membro effettivo dell’ATISM da molti anni e ha accompagnato costantemente il percorso di ricerca promosso dall’Associazione per lo sviluppo della riflessione teologico-morale in Italia con riferimento ai postulati di riforma espressi dal concilio Vaticano II (cf. Optatam totius, n. 16) e in costante dialogo con il magistero della Chiesa cattolica. In differenti circostanze, e su temi che toccano l’intero spettro delle questioni etiche, abbiamo apprezzato le lucide analisi e le preziose indicazioni operative che il prof. Lintner ha offerto in occasione di seminari e congressi promossi dall’ATISM.
Nei suoi interventi abbiamo sempre percepito l’ineccepibile preparazione culturale e conoscenza degli elementi caratterizzanti l’etica cristiana, anche nella disamina critica e ricostruttiva della sua tradizione in rapporto ai tempi e alle culture. Accanto alla perspicace lettura, in grado di evidenziare i nodi teorici e pratici che si impongono all’attuale riflessione per sollecitare ulteriormente la ricerca teologica, la maturazione del sensus fidei fidelium e l’opportuno discernimento che si impone al magistero, abbiamo apprezzato la trasparente franchezza (parresia) insita nel lavoro di ricerca prodotta dal prof. Lintner in molteplici pubblicazioni di livello internazionale e nella comunicazione all’interno della comunità scientifica.
Il lavoro di ricerca teologica che ha contrassegnato l’impegno del prof. Lintner, prendendo atto della complessità delle tematiche affrontate, si è sviluppato, fin dal suo inizio, nel solco successivamente indicato da papa Francesco in Amoris laetitia là dove si invitano espressamente i teologi e i pastori, come operazione necessaria per la stessa vita ecclesiale, a «continuare ad approfondire con libertà alcune questioni dottrinali, morali, spirituali e pastorali» secondo trasparenti criteri di «onestà», «realismo» e «creatività» (Amoris laetitia, n. 2).
Tale operazione, riconosce lo stesso papa Francesco, comporta piena avvertenza sulla sua modalità di conduzione, per non risolversi in una sorta di palingenesi, cui soggiace il «desiderio di cambiare tutto senza sufficiente riflessione o fondamento», o di rinserrarsi, per quanto concerne l’ambito teologico-morale, nella pura applicazione di un sapere che cristallizza la tradizione ecclesiale in formulazioni generali, non esenti, talvolta, da «conclusioni eccessive» desunte da «alcune riflessioni teologiche» (Amoris laetitia, n. 2). Questo equilibrio di valutazione, unito alla lucida lungimiranza di analisi e di proposte per far progredire la ricerca teologica nell’ambito morale, è riscontrabile in modo globale e trasversale nei lavori scientifici di Lintner e traspare anche nella sua attività di divulgatore.
La Presidenza ATISM alla luce di queste sommarie, ma decisive considerazioni, ritiene prioritario tutelare, con questo atto di solidarietà, la persona del prof. Martin Lintner, attestando la qualità del suo lavoro teologico e la trasparenza delle motivazioni che continuano a sostenerlo e guidarlo.
Comprendiamo anche che la situazione generata dall’atto predisposto dai competenti Dicasteri della Santa Sede abbia suscitato, accanto alla sofferenza personale, un delicato problema istituzionale legato alla prassi in questione, ma anche da raccordare a questioni più ampie concernenti la funzione e la modalità di esercizio all’interno della Chiesa cattolica dello specifico munus riconosciuto ai teologi.
A riguardo si sono registrate reazioni che, a partire dal caso personale, hanno sollevato riserve più ampie rispetto alla trasparenza dei processi di validazione delle candidature a specifici ruoli accademici. Con l’intento di offrire una parola per rilanciare la riflessione, senza sterili polarizzazioni, ci permettiamo di richiamare, nello spirito di Evangelii gaudium di papa Francesco (cf. n. 32), la necessità di esprimere non solo la cura per la dimensione «misterica» della communio ecclesiale, ma una corrispettiva declinazione di essa in quella «empirica», sperimentabile attraverso più visibili pratiche operative.
Tale dimensione «empirica» non fa qui riferimento solo alla logica fattuale, ma ne assume una semantica complessiva. Essa intende il necessario ampliamento dei confini entro cui esplorare l’essere e l’operare comunionale della Chiesa. Tale estensione dovrebbe raggiungere, attraverso un sensibile, reale, paziente, condiviso e sincero processo di comunicazione, tutti i soggetti ecclesiali, anche in quegli ambiti in cui la procedura istituzionale potrebbe non rendere ragione appieno, negli assetti attuali, della trasparenza dei criteri del suo esercizio.
Sempre nella certezza che tale percorso possa accreditare l’autorevolezza del Magistero e la qualità della sua parola, per garantire la comunicazione e la condivisione inclusiva di tutti i soggetti ecclesiali, secondo i compiti propri di ciascuno, nel dare forma e concretezza alla fede di tutti e nel sostenerla a confronto con le sfide, ma anche le opportunità, che si aprono nelle circostanze della vita degli uomini e delle donne credenti del nostro tempo.
Il Consiglio di presidenza ATISM
Pier Davide Guenzi, presidente
Salvino Leone, vice-presidente
Alessandro Rovello, segretario
Gaia De Vecchi, Michele Mazzeo,
Pietro Cognato, Simone Morandini, delegati
Roma, 1 luglio 2023.
Comunicato del prof. Martin M. Lintner OSM circa il rifiuto del Nihil obstat da parte delle autorità ecclesiastiche vaticane
La decisione delle autorità vaticane di non approvare la mia elezione a preside dello Studio teologico accademico (STA) di Bressanone ha scatenato enormi reazioni in Alto Adige, in tutta l’area germanofona e nel frattempo anche in Italia e ben oltre. Ogni giorno ricevo un’enorme quantità di messaggi ed espressioni di solidarietà sia da paesi europei che da altre regioni del mondo. Poiché non mi è possibile rispondere personalmente a tutti, vorrei prendere la parola per questa via.
Ondata di espressioni di solidarietà
Vorrei ringraziare le giornaliste e i giornalisti che hanno chiesto interviste, ma hanno anche rispettato la mia decisione di non voler fornire commenti «a caldo» sul mio caso nei giorni immediatamente successivi. Era mio desiderio comprendere prima il contesto generale, i retroscena e la portata di ciò che sta accadendo. Più oltre fornirò una prima valutazione dal mio punto di vista.
Ringrazio di cuore le società teologiche, le teologhe e i teologi che hanno preso posizione pubblicamente. Alle fine di questo documento riporto una selezione di comunicati provenienti da ambiti teologici.* Il sostegno e l’apprezzamento delle colleghe, dei colleghi e delle comunità accademiche mi sono di gran sostegno in questi giorni turbolenti. Apprezzo anche le numerosissime espressioni di solidarietà di gruppi e persone della società civile e del mondo politico, che si sono coraggiosamente schierati al mio fianco. Sentire così tanto apprezzamento, vicinanza e incoraggiamento è un’esperienza travolgente che mi riempie di umiltà e che mi fa bene a livello umano, in quanto la decisione del Dicastero romano ha sorpreso e preoccupato anche me.
L’incoraggiamento proveniente dagli ambienti più diversi mi conferma nei miei sforzi come teologo di gettare ponti tra Chiesa e società e di perseguire una teologia rilevante per la vita, sensibile alla sofferenza, significativa per le persone nelle loro concrete situazioni e sfide esistenziali.
La decisione del Vaticano nei miei confronti non ha soltanto suscitato incomprensione, ma anche una forte irritazione in molti credenti. Solleva dubbi sul buon esito della sinodalità. Mi provoca dolore constatare anche come in diverse persone si sia con ciò rafforzato un atteggiamento critico o negativo nei confronti della Chiesa. Chi mi conosce sa bene quanto sia saldo il mio senso di appartenenza alla Chiesa e la mia lealtà costruttivamente critica nei confronti dell’autorità magisteriale.
Motivazione della rinuncia al ricorso
Ora vorrei rivolgere la mia attenzione allo STA di Bressanone. Vorrei ringraziare il Consiglio dello STA per la fiducia che ha espresso nei miei confronti eleggendomi preside, e il vescovo dr. Ivo Muser, che ha approvato la mia nomina. La risposta negativa delle autorità vaticane è una sfida non solo per me, ma anche per il vescovo Muser e per lo Studio teologico.
Desidero ringraziare con sincerità il collegio delle professoresse e dei professori, le/i rappresentanti degli studenti, le/i partecipanti dei corsi teologici brissinesi e del corso di studi universitari in Etica applicata per la loro solidarietà.
Il preside in carica, il prof. Alexander Notdurfter, è stato sottoposto negli ultimi giorni a una forte tensione emotiva. Ora deve continuare a guidare lo STA oltre la scadenza del suo mandato, malgrado il suo comprensibile desiderio di cedere il testimone e dedicarsi nuovamente all’insegnamento e alla ricerca.
Un ringraziamento particolare va a mons. Ivo Muser, preoccupato del mio stato d’animo e del mio futuro come teologo morale. Con lui sono in costante contatto. Anche la presente dichiarazione è stata concordata con lui. Egli ha accolto la mia esplicita richiesta di non presentare ricorso contro la decisione del Vaticano. È infatti mio desiderio non esporre né la mia istituzione accademica né me stesso a una procedura potenzialmente lunga e snervante.
«Causa Lintner»: non un caso individuale,
ma un problema istituzionale
Le reazioni talvolta forti ed emotive da parte delle associazioni teologiche sono espressione della giustificata preoccupazione per la credibilità della teologia come scienza nel contesto delle università e di una società laica. Esse esprimono anche la rabbia e l’impotenza di moltissime colleghe e colleghi che si sono trovati di fronte a problemi e ostacoli analoghi nel corso della loro attività accademica. Tali problemi sono rimasti un segreto di pubblico dominio per decenni e hanno comportato una profonda prostrazione per le persone colpite, unita a ferite interiori e alla sensazione di umiliazione, al punto da danneggiare in modo irreversibile le loro carriere professionali. Anche il personale senso di appartenenza alla Chiesa può risentirne. Molti preferiscono rimanere in silenzio per paura di perdere la loro reputazione di teologhe/teologi e di essere sospettati di mancanza di fedeltà alla Chiesa. Quando ero presidente della Società europea di teologia cattolica e della Rete internazionale delle società di teologia cattolica, ho conosciuto molti di questi destini.
Questo mi ha fatto capire che non si tratta soltanto di casi singoli, ma di un problema istituzionale. In colloqui formali e informali con funzionari e collaboratori della Congregazione per la dottrina della fede e della Congregazione per l’educazione cattolica, mi sono fatto portavoce di queste colleghe e colleghi e ho sollevato la problematica. Nel farlo, ho avuto l’impressione che le Congregazioni – oggi Dicasteri – fossero consapevoli del problema e che riconoscessero la necessità di rivedere la procedura e di esaminare le istanze in modo trasparente ed equo.
Desidero e spero che il mio caso contribuisca a costruire un rapporto costruttivo di fiducia e di dialogo tra il Magistero e la teologia accademica, tra i Dicasteri e le associazioni teologiche, le facoltà e gli studi teologici. Sono convinto che questo atteggiamento sia in linea con lo spirito di sinodalità a cui papa Francesco vuole orientare la Chiesa.
Martin M. Lintner
Bressanone, 3 luglio 2023.
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* Alcune prese di posizione dal mondo della teologia: Associazione europea per la teologia cattolica https://www.theologie-und-kirche.de/esct-stellungnahme.pdf; Internationale Vereinigung für Moraltheologie und Sozialethik, AG Moraltheologie, AG Christliche Sozialethik, AG Moraltheologie Österreich mit Südtirol https://www.uni-muenster.de/imperia/md/content/fb2/c-systematischetheologie/christlichesozialwissenschaften/veroeffentlichung/pressemitteilung_der_internationalen_vereinigung_fur_moraltheologie_und_sozialethik_2023-06-28.pdf; Associazione teologica italiana per lo atudio della morale https://ilregno.it/moralia/blog/ (vedi anche qui sopra); Katholisch-Theologischer Fakultätentag https://kthf.de/zur-verweigerung-des-nihil-obstat-zur-wahl-von-prof-dr-martin-lintner-osm/; Professorenkollegium der PTH Brixen https://www.pthsta.it/de/news/453-erklaerung-der-professorinnen-und-professoren-der-philosophisch-theologischen-hochschule-brixen.html; Katholisch-Theologische Fakultät der Universität Innsbruck: Guggenberger Wilhelm, Hofmann Stefan, Ladner Gertraud https://www.uibk.ac.at/theol/leseraum/texte/3486.html; Forum Hochschule und Kirche https://www.fhok.de/2023/06/schluss-mit-forschungsverboten/; Katholisches Forum in Südtirol https://www.katholisches-forum.it/news.html; Marcello Neri http://www.settimananews.it/teologia/il-caso-lintner/; Cristina Simonelli (qui su Re-blog) https://re-blog.it/2023/06/29/parole-melliflue-e-pugno-di-ferro-il-dicastero-sfida-il-sinodo/; Andrea Grillo http://www.cittadellaeditrice.com/munera/peggio-della-censura-ce-solo-lautocensura-il-caso-lintner-e-il-servizio-ecclesiale-dei-teologi/; Umberto Del Giudice https://theoremi.blogspot.com/2023/06/due-pesi-e-due-misure-sul-caso-lintner.html?m=1; Lettera aperta sul caso del prof. Lintner https://www.cittadellaeditrice.com/munera/lettera-aperta-sul-caso-del-prof-martin-lintner/.
