Il 9 giugno è stato pubblicato il documento Sinodalità e primato nel secondo millennio e oggi, frutto degli incontri della Commissione internazionale mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa (nel suo insieme), che si era riunita in sessione plenaria ad Alessandria in Egitto dall’1 al 7 giugno.
Lo ha tradotto in italiano e pubblicato Il Regno – documenti nel numero di luglio 2023.
Chiese presenti e assenti
Sotto la presidenza del card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità di cristiani, e dell’arcivescovo Job (Getcha) del Patriarcato Ecumenico, i rappresentanti di dieci Chiese ortodosse e 18 teologi cattolici hanno partecipato all’Assemblea plenaria. Da parte ortodossa erano rappresentati i Patriarcati di Costantinopoli, Alessandria e Gerusalemme, nonché le Chiese ortodosse romena e georgiana, oltre a quelle di Cipro, Grecia, Polonia, Albania, Repubblica Ceca e Slovacchia.
I progressi compiuti con questo documento di dialogo e con il precedente «Documento di Chieti» sulla sinodalità e il primato nel primo millennio purtroppo sono limitati dalla mancata partecipazione di alcune Chiese ortodosse (Bulgaria, Russia, Antiochia, Serbia) a causa della frattura interna alle stesse proprio sul tema del primato. Il comunicato finale della riunione afferma anche che la Chiesa ortodossa della Georgia non è d’accordo con alcune sezioni.
Il dialogo bilaterale ufficiale cattolico-ortodosso è iniziato nel 1980. Compresa questa di Alessandria, finora si sono tenute 15 riunioni plenarie della Commissione di dialogo, ciascuna con 30 membri cattolici e 30 ortodossi. L’ultima riunione plenaria prima di Alessandria si era svolta nel 2016 a Chieti.
Primato e sinodalità
La commissione di dialogo afferma nel documento di consenso che la Chiesa non può essere intesa né come una piramide in cui un primate governa dall’alto, né come una federazione di Chiese autonome. Lo studio storico della sinodalità e del primato nel secondo millennio ha dimostrato «l’inadeguatezza di entrambe queste visioni».
Lo studio ha anche chiarito che per i cattolici la sinodalità non ha solo un valore consultivo, mentre per i cristiani ortodossi il primato non è solo di onore.
Inoltre il documento afferma che il concilio Vaticano II (1962-65) ha aperto nuove prospettive, interpretando fondamentalmente il mistero della Chiesa come un mistero di comunione.
Oggi la Chiesa di Roma sta facendo molti sforzi per promuovere la sinodalità a tutti i livelli: è in corso un Sinodo pluriennale proprio su questo tema.
E c’è anche la volontà di distinguere quello che potrebbe essere definito il «ministero patriarcale» del papa all’interno della Chiesa occidentale/latina dal suo ministero in relazione alla comunione di tutte le Chiese. Questo offre nuove possibilità per il futuro.
Sinodalità e primato
Nella Chiesa ortodossa, si legge nel documento, la sinodalità e il primato sono esercitati allo stesso tempo a livello panortodosso, in conformità con la tradizione canonica, attraverso lo svolgimento di santi e grandi concili.
Da un punto di vista teologico la sinodalità e il primato devono essere visti come «realtà interrelate, complementari e inscindibili». Le discussioni puramente storiche non sono sufficienti. La Chiesa è profondamente radicata nel mistero della Trinità, e un’ecclesiologia eucaristica di comunione è la chiave per formulare una «solida teologia della sinodalità e del primato».
L’interdipendenza tra sinodalità e primato è un principio fondamentale nella vita della Chiesa. È inseparabile dal servizio all’unità della Chiesa a livello locale, regionale e universale. Il primo millennio offre preziosi punti di riferimento per l’applicazione di questo principio fondamentale. Tuttavia questi principi devono essere applicati «nuovamente e correttamente» nelle circostanze attuali.
Sette documenti di consenso
Finora la Commissione di dialogo aveva pubblicato sette documenti di consenso:
– Il mistero della Chiesa e dell’eucaristia alla luce del mistero della santa Trinità (Monaco 1982; Enchiridion oecumenicum [EO] vol. 1/2183-2197);
– Fede, sacramenti e unità della Chiesa (Bari 1987; EO 3/1782-1811);
– Il sacramento dell’ordine nella struttura sacramentale della Chiesa (in particolare l’importanza della successione apostolica per la santificazione e l’unità del popolo di Dio) (Valamo 1988; EO 3/1812-1866);
– L’uniatismo: metodo d’unione del passato e la ricerca attuale di unità (Balamand 1993; EO 3/1867-1900);
– Le conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa. Comunione ecclesiale, conciliarità e autorità (Ravenna 2007; Regno-doc. 21,2007,708);
– Sinodalità e primato nel primo millennio (Chieti 2016; Regno-doc. 15,2016,576).

Daniela Sala
Caporedattrice Documenti per “Il Regno”