L’incarico a Draghi. L’ultima occasione della politica
Prendendo atto del fallimento della politica il presidente Mattarella ha con abilità scelto di giocare il tutto per tutto.
Continua a leggerePrendendo atto del fallimento della politica il presidente Mattarella ha con abilità scelto di giocare il tutto per tutto.
Continua a leggereIl presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso, di fronte all’emergenza del paese, di affidare a Mario Draghi l’incarico di formare un governo.
Continua a leggereNell’arco della sua presidenza la Germania intende chiudere la questione Brexit, con la definitiva uscita del Regno Unito; garantire l’adesione all’UE della Macedonia settentrionale e forse dell’Albania per dare ai Balcani occidentali una prospettiva di adesione; aprire all’Africa attraverso un vertice con l’Unione Africana, guardando ai temi sviluppo e migrazione; infine ridefinire e stabilizzare le relazioni strategiche con la Cina.
Il semestre di presidenza tedesco è certamente la migliore delle opportunità. Anche e soprattutto per un’Italia in stato confusionale. La Germania è l’unico paese in grado di mediare tra i 27 paesi dell’Unione. Ed è il solo in grado di farlo all’interno di una prospettiva di difesa e di rilancio dell’Europa.
L’appello dei vescovi della COMECE. Alimentiamo una nuova speranza per l’Europa attraverso un piano di rilancio che esprima il nostro ritrovato spirito di solidarietà nonché la nostra ambizione a lavorare per un futuro giusto. Operiamo insieme, speriamo e preghiamo perché questa crisi sia l’inizio di un rilancio europeo attraverso la giustizia.
Continua a leggere«Non esiste la fine della memoria. Non può esserci liberazione dal nostro passato. La lotta per affermare i valori della democrazia e contro ogni tirannia continua ancora oggi. Perché senza memoria perdiamo il nostro futuro». Lo ha affermato l’8 maggio 2020 il presidente della Repubblica federale tedesca, Frank-Walter Steinmeier, commemorando il 75° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale.
Continua a leggere«Da ormai tre anni siamo inseriti in una lista d’attesa per l’edilizia sociale. Nel frattempo abbiamo preso in affitto un piccolo appartamento che in realtà è troppo piccolo e troppo costoso per noi. Abbiamo due camere da letto; i nostri tre bambini dormono tutti in una stanza. Non abbiamo soldi e fatichiamo arrivare alla fine
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