Popolo delle beatitudini
Il popolo delle beatitudini è un popolo chiamato a un esodo fino all’ingresso nella terra. Non a caso gli è promessa la terra d’Israele
Continua a leggereIl popolo delle beatitudini è un popolo chiamato a un esodo fino all’ingresso nella terra. Non a caso gli è promessa la terra d’Israele
Continua a leggereEssendo l’uomo immagine di Dio, l’uomo è l’unica moneta spendibile presso di lui. Quindi: che ognuno restituisca sé stesso tutto intero al suo Creatore.
Continua a leggerechi è chiamato deve avvertire l’importanza dell’invito e anche la sua unicità: non sa se ci sarà una seconda chiamata.
Continua a leggereIn attesa che il padrone ritorni dal suo viaggio ci sarà chi sia incaricato di ritirare il raccolto per consegnarglielo «a suo tempo»
Continua a leggereC’è un padre, nella nostra parabola, che resta sempre sullo sfondo, e ci sono due figli. Egli fa loro una richiesta legittima, benché abbastanza perentoria, e non commenta né le loro risposte né le loro successive decisioni.
Continua a leggereI discepoli devono cercare con tenacia la sapienza, disposti a investire tutto per essa. La sapienza del Regno deve governare la loro vita.
Continua a leggereDio è un giudice giusto e provvidente, quasi una contraddizione in termini. E’ un Padre che non lascia cadere neppure una realtà minima e di poca rilevanza come due passeri.
Continua a leggereCosa ci insegna la Pentecoste? Che le pietre non sono mattoni, sono tutte diverse e devono essere tagliate e lavorate per essere assemblate. I cristiani sono tutti diversi, ognuno col proprio labbro e le proprie parole (Gen 11,1), ma con pari dignità.
Continua a leggereColui che ha ogni potere può anche conferire un mandato a pieno diritto. Dal monte di Galilea Gesù consegna ai suoi la Torah, che essi devono tramandare. Devono insegnare a custodire (terein) tutto quello che «vi ho comandato» (28,20), ossia le miṣwot che Gesù, come Mosè, ha insegnato loro come luogo dell’alleanza.
Continua a leggereUn progetto di vita arriva dal Vangelo: se mi amate custodirete i miei comandamenti; chi ha i miei comandamenti e li custodisce… questi mi ama. Custodire implica una vigilanza e una costante attenzione, un’adesione vitale e coinvolgente ogni aspetto dell’esistenza, nella gratitudine e nella benedizione
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